Problema 1

Un corpo di massa m1=12 kg scivola giù da un piano inclinato, partendo da un'altezza h1=5.1 m. Arrivato sul piano orizzontale collide elasticamnete contro un secondo corpo, proveniente dalla direzione opposta, sceso da un'altezza h2=8.2 m. Dopo l'urto entrambi i corpi rimbalzano indietro con la stessa velocità (naturalmente cambiata di segno) che avevano prima dell'urto.
1. Calcolare la velocità del corpo 2 prima dell'urto.

Durante la discesa si cinserva l'energia. Quindi le velocità in valore assoluto sono:

RowBox[{RowBox[{v1, =, RowBox[{(2g h1)^(1/2), =, StyleBox[RowBox[{10.003,    ,  ... Box[{(2g h2)^(1/2), =, StyleBox[RowBox[{12.684,  , m/s}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]}]}]

2. Calcolare la massa m2.
L'urto è quindi tra due corpi che hanno velocità v1 e -v2 (negativa perché viaggia in direzione opposta). Nell'urto elastico si conservsa la quantità di moto e l'energia. Si sa che dopo l'urto entrambi i corpi rimbalzano indietro con la stessa velocità cambiata di segno che avevano prima dell'urto. Cioè  v1'=-v1 e v2'=v2. La conservazione della quantità di moto dice che

RowBox[{m2 v2 = m1v1, ;,   , RowBox[{m2, =, RowBox[{m1v1/v2, =, StyleBox[RowBox[{9.4636,  , kg}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]}]}]

Problema 2

Un corpo di massa m1=.15 kg è appoggiato su un piano inclinato a 23°. Esso è agganciato con una molla, di lunghezza a riposo L=0.70 m e costante elastica k=67 N/m al punto A, alla sommità del piano. Ad esso è poi appeso, tramite una caruccola di massa trascurabile, una massa m2=0.49 kg.
3. Determinare la lunghezza della molla nella posizione E di equilibrio del sistema in assenza d'attrito.

La lunghezza  all'equilibrio Leq della molla si ottiene facendo il bilancio delle forze agenti:

RowBox[{k (Leq - L) m1 g Sin[23°] + m2 g, ;, RowBox[{Leq, =, StyleBox[RowBox[{0.78,  , m}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]}]

4. Calcolare il valore minimo del coefficiente d'attrito perchè il sistema sia in equilibrio nella posizione B,con AB=65 cm.

In B la risultante delle forze agenti (in valore assoluto)

| -k (AB - L) + m1 g Sin[23°] + m2 g |   

deve essere minore del valore massimo per la forza d'attrito:

μ m1 g Cos[23°]

RowBox[{μ, ≥, StyleBox[6.446, FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]

5. Calcolare la velocità che hanno i due corpi passando dalla posizione E, se il sistema è lasciato libero di muoversi senza attrito a partire dalla posizione con la molla lunga L.

Per determinare la velocità in E si applica la conservazione dell'energia: L'energia cinetica complessiva dei due corpi, quando m1 passa per  E, è pari alla variazione dell'energia potenziale gravitazionale delle due masse tra la posizione iniziale e quella finale e dell'energia elastica:

-m1 g (L - Leq) Sin[23°] - m2 g ( L - Leq) - 1/2k (Leq - L)^2 == 1/2 (m1 + m2) v^2

RowBox[{v, , StyleBox[RowBox[{0.822,  , m/s}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]

Problema 3

Le armature di un condensatore piano sono costituite da due reticelle metalliche parallele, poste ad una distanza di d=4.6 cm una dall'altra. Tra esse è applicata una differenza di potenziale di ΔV= 70 V. Uno ione Na+ (massa 3.818 10^(-26); carica 1.602 10^(-19)) entra nel condensatore dall'armatura carica negativamente, con una velocità v0=58000 m/s e una direzione inclinata di 30° rispetto all'asse del condensatore. L'effetto della forza di gravità è totalmente trascurabile.
6. Calcolare il tempo impiegato dalla carica ad attraversare il condensatore.

All'interno del condensatore il campo elettrico è diretto nella direzione dell'asse ed è costante. Il moto è dunque uniformemente accelerato con accelerazione  -ΔV/dq/M. Per trovare il tempo t richiesto occorre risolvere l'equazione (delle due soluzioni dell'equazione quella buona è quella più piccola) ::

RowBox[{-1/2ΔV/dq/Mt^2 + v0 Cos[π/6] t = d, ;, RowBox[{{, RowBox[{RowBox[{t,  ... , 0., 0.]]}], =, StyleBox[RowBox[{0.975,  , μs}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}], }}]}]

7. Il punto d'arrivo sulla reticella carica positiva
La componente dell'accelerazione nella direzione parallela alle armature è nulla. Quindi   ::

RowBox[{L, =, RowBox[{v0 Sin[π/6]   t, =, StyleBox[RowBox[{0.02828,  , m}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]}]

8. Il modulo della velocità d'arrivo in tale punto.
Applicando la conservazione dell'energia:

vf = (v0^2 - 2 (q ΔV )/M)^(1/2) = 52783 m/s

Problema 4

Una sonda di massa m=76 kg si trova all'istnte iniziale in un punto posto alla distanza d0=1.70 10^7 m dal centro O di Venere (MV=4.88 10^24 kg)  e si allontana con una velocità di v0=3.2 km/s in direzione radiale,
9. Calcolare l'accelerazione iniziale.

RowBox[{a, =, RowBox[{G MV/d0^2, =, RowBox[{0.2378,  , m/s^2}]}]}]

10. Calcolare la distanza massima da O a cui arriva la particella.  
E' la distanza R a cui si annulla l'energia cinetica:

RowBox[{-G (m MV)/R -G (m MV)/d0 + 1/2 m v0^2, ;, RowBox[{R, , RowBox[{206.4, ×, 10^6, m}]}]}]

Problema 5

All'interno di un campo magnetico uniforme, una particella di massa m1=4.5 mg e carica q1 = 8 nC percorre una traiettoria di raggio R1 = 1.2 mm
11. Qual è la carica di una particella di uguale massa, che percorre nello stesso campo una traiettoria circolare con la stessa velocità e raggio R2?
La legge di Lorentz ci dice che:q B = mv^2/R , cioè qR = mv^2/B  Essendo uguali per le due particelle i valori di m, v e B:

RowBox[{q2, =, RowBox[{q1R1/R2, =, StyleBox[RowBox[{1.831,  , nC}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]}]

12. Quale è il raggio della traiettoria di una particella avente la stessa energia e la stessa carica della prima particella, ma una massa pari a m3?
In questo caso sono uguali q, B e l'energia E=1/2mv^2. Quindi:

RowBox[{R3, =, RowBox[{R1m3/m1^(1/2), =, StyleBox[RowBox[{2.866,  , mm}], FontColor -> RGBColor[1., 0., 0.]]}]}]

Problema 6

[Graphics:HTMLFiles/index_24.gif]

13. La corrente erogata dal generatore:
La corrente uscente dal generatore passa nella resistenza R_1, poi si suddivide nei due rami posti in parallelo tra loro formati da R_5e dalla serie di R_2,R_3,R_4. Essendo tutte le resitenze uguali tra loro:

Req = R + 1/(1/R + 1/(3R)) = (7 R)/4 ; I = e/Req = (4e)/(7R)

14. L'energia immagazzinata nel condensatore .
Ad un capo il  condensatore è al potenziale  (e - I R_1)e   all'altro ad un potenziale che è 1/3di tale valore (la stessa corrente passa infatti nelle tre resistenze R_2 R_3 R_4)

E = 1/2C V^2 = 1/2C [2/3 (e - I R)]^2 = 2/9C (e - I R)^2

15. La potenza disipata in R_3
La corrente totale si ripartisce tra i due rami in parallelo in modo inversamente proporzionale alle loro resistenze. Poiché il ramo comprendente R_3 ha una resistenza tre volte maggiore dell'altro ramo, in esso passa 1/4 della corrente totale e nell'altro i restanti 3/4.

P = (1/4I)^2R = 1/16I^2R


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