CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM
di
DANILO GIULIETTI
Danilo Giulietti è nato a Montegabbione, un piccolo Comune presso Orvieto, il 14/5/1949.
Ha conseguito il diploma di Maturità Classica il 25/6/1968, presso il Liceo F.A. Gualterio di Orvieto, con la media di 8/10.
Sulla base di tale media (la più alta fra quelle dei diplomati dell’Umbria in quell’anno) è stato quindi prescelto per un corso d’ orientamento universitario, organizzato ad Erice dalla Scuola Normale, a conclusione del quale si è iscritto al corso di laurea in Fisica presso l'Università di Pisa. In quella Università ha conseguito la laurea il 18/6/1973 discutendo la tesi: "Fluorescenza molecolare di Na2, K2, NaK indotta da radiazione laser", relatore Prof. A. Gozzini, con la votazione di 110/110 e lode.
In questo campo di ricerca si è impegnato ancora per un anno dopo la laurea. Il suo lavoro è consistito nello studio dei processi d’eccitazione, decadimento e dissociazione di molecole biatomiche alcaline. La ricerca ha portato a diversi risultati. Oltre allo studio di alcune bande elettroniche di tali molecole, in particolare della poco studiata molecola NaK, si è riusciti a determinare il peso relativo dei diversi processi di dissociazione dello stato eccitato responsabili dell'emissione di righe atomiche. L'interpretazione teorica di tali processi ha mostrato un buon accordo con i risultati degli esperimenti. Di particolare interesse lo studio dei meccanismi di trasferimento d'eccitazione fra atomi alcalini (1) e fra molecole eccitate ed atomi alcalini, questi ultimi processi studiati in funzione della lunghezza d'onda della radiazione eccitatrice.
In data 11/12/1973 ottenne, in seguito a concorso nazionale per titoli e colloquio in cui risultò 1° ex-aequo con punti 105/110, un posto di Perfezionamento presso la Classe di Scienze della Scuola Normale. Durante il 1° ed il 2° anno di Perfezionamento ha seguito i corsi interni alla Scuola e sostenuto i relativi esami. Nello stesso tempo ha intrapreso una nuova ricerca sperimentale consistente in una modifica della tecnica della rivelazione meccanica di risonanze magnetiche in modo da poterla estendere allo studio della dispersione paramagnetica (2) e ad altri tipi di risonanza.
In data 1/10/1975 gli fu assegnato un contratto quadriennale, in seguito rinnovato, presso la cattedra di Struttura della Materia dell'Istituto di Fisica dell'Università di Pisa.
Negli anni 1975-76 ha lavorato sul problema della rivelazione a microonde di segnali EPR su campioni con forti perdite dielettriche. La linea di ricerca seguita è stata quella di tentare di ridurre il rapporto fra le perdite dielettriche e magnetiche, riempiendo la cavità a microonde con un dielettrico a basse perdite ed alta costante dielettrica ed inserendo il campione in opportuni tagli praticati nel dielettrico stesso. Sono stati anche eccitati, disponendo opportunamente all'interno di una cavità cilindrica a microonde dei dischi di quarzo, modi di risonanza a cavità aperta, che consentono di rivelare segnali EPR in presenza di un irraggiamento esterno del campione. Questa ricerca, nata nell'ambito di una collaborazione fra il Prof. Gozzini ed il Prof. Lattanzi (Facoltà di Medicina e Chirurgia, Univ. Pisa) si poneva come obbiettivo quello di poter studiare con tecniche EPR la dinamica di processi mutageni indotti da radiazione e.m. su campioni biologici.
Nel 1976 ha iniziato a lavorare su di una tecnica calorimetrica concepita appositamente per lo studio dei parametri termo-ottici dei materiali a basse temperature (3). Essa si fonda sull'idea base di seguire il processo di raffreddamento di una lamina campione attraverso la misura continua della sua dilatazione termica, mediante un micro-dilatometro a microonde di notevole sensibilità (pochi Å). La tecnica può essere impiegata per la misura dell'emittanza di tutti i materiali riducibili in lamine o depositabili. La sensibilità dell'apparato, capace di rivelare variazioni di temperatura dell'ordine di 10-4K, consente di effettuare le misure in condizioni di quasi equilibrio termico.
Il 4/7/1979 ha conseguito il Diploma di Perfezionamento presso la Scuola Normale discutendo la tesi: "Un metodo a microonde per la determinazione dell'emissività dei metalli a basse temperature", relatore Prof. A. Gozzini.
Gli anni che vanno dalla laurea (1973) al conseguimento del diploma di perfezionamento (1979) sono stati importanti anni di formazione sotto la guida del Prof. A.Gozzini ed altri docenti della Scuola Normale. Essi sono stati spesi, oltre che nella ricerca sperimentale su alcuni ben precisi temi, nella formazione di base ad ampio spettro sui principali indirizzi della fisica moderna. Successivamente egli si è impegnato in vari campi di ricerca, ottenendo risultati che sono documentati dai lavori pubblicati. Questo impegno si è sviluppato nell'ambito della Fisica della Materia, ma sempre mantenendo una molteplicità di interessi, che vanno dalla fisica molecolare alla fisica dei plasmi fino ad arrivare alla fisica dell’accelerazione delle particelle elementari. Tutto ciò lo ha portato ad acquisire fra l'altro competenze su vari metodi sperimentali di avanguardia: dalla spettroscopia ad alta risoluzione, all'impiego di laser di potenza, alla rivelazione ed elaborazione di segnali ultraveloci.
Subito dopo aver conseguito il Perfezionamento, si è interessato al problema del disaccordo fra i dati teorici e quelli sperimentali relativi all'emissività dei metalli, conducendo una serie di misure su alcuni metalli di alta purezza, a basse temperature (4). Sfruttando poi l'alta sensibilità della tecnica calorimetrica sopra menzionata, ha lavorato ad un nuovo approccio allo studio delle transizioni di fase, riuscendo a rivelare le variazioni dei parametri termo-ottici del Gadolinio nell'intorno della sua temperatura di Curie (9). La stessa tecnica è stata utilizzata nello studio dei meccanismi di conduzione termica dei gas in regime molecolare (7').
Nel 1981 ha intrapreso un'esperienza per la misura della costante di Stefan-Boltzmann a basse temperature ed in condizioni di quasi equilibrio termico (7). La tecnica, di tipo calorimetrico, è del tutto originale. Essa si basa sulla misura della costante tempo di raffreddamento di un cilindro, costruito con una lamina metallica di una decina di µm di spessore, sul quale è praticato un piccolo foro (che emette come un corpo nero). Il cilindro, sospeso sotto vuoto con dei sottili fili di seta e scaldato dall'esterno con un fascio laser di pochi mW di potenza, si può raffreddare solo grazie al potere emissivo del metallo ed a quello del foro, quando è aperto.
Nel periodo di svolgimento di questa ultima esperienza, egli ha sviluppato un' intensa collaborazione scientifica con il Prof. L. Galgani dell'Università di Milano, nell'ambito della quale ha svolto seminari (Univ. Milano; Fondation Louis de Broglie, Paris; Istituto di Fisica Atomica e Molecolare, Pisa; Dipart. Fisica, Pisa; ....) sui risultati ottenuti, confrontandoli direttamente con quelli di altri importanti istituti metrologici (Istituto di Metrologia G. Colonnetti di Torino; Bureau International de Poids et Mesures de Sèvres; ....).
In collaborazione con l'Istituto di Fisica dell'Università di Catania ha effettuato una ricerca sull'andamento dei parametri termo-ottici di superfici metalliche in funzione della rugosità superficiale (5).
Grazie alle competenze teoriche e sperimentali acquisite nel campo dell'irraggiamento termico, nel 1980 gli è stata richiesta, da parte delle Industrie Aereonautiche e Meccaniche Rinaldo Piaggio di Finale Ligure, una consulenza sulla caratterizzazione di vernici e coatings di particolare interesse aereonautico.
Nel 1983 ha iniziato ad interessarsi al problema dello shift ed allargamento per pressione di righe molecolari. Dopo aver messo a punto uno spettrometro ad onda progressiva (17-26 GHz) la cui sensibilità è prossima a quella massima prevista teoricamente e caratterizzato da una elevatissima stabilità in frequenza ( ∆ ƒ / ƒ ≈ 10-10 ), ha effettuato una misura dei parametri di riga sulla molecola CH3C14N (13, 21, 23). Le misure sono state condotte sulla riga J = 1-0 a 18.4GHz, sia su ciascuna delle tre componenti iperfini che sul loro inviluppo, osservato a pressioni P > 40 mTorr. In accordo con le previsioni teoriche, i parametri di shift ed allargamento sono risultati gli stessi per le tre componenti e per l'inviluppo. La misura del parametro di shift si aggiunge ad un piccolo numero di valori disponibili in letteratura, peraltro notevolmente dispersi. Queste misure, condotte all'interno del Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, erano coordinate con quelle svolte all'interno dello stesso Dipartimento dal gruppo del Prof. P.Minguzzi. Nel 1988 è stato intrapreso in collaborazione con quel gruppo un programma di lavoro sulla molecola CH3Br, inteso a studiare la dipendenza dei parametri di riga dai numeri quantici rotazionale ed perfino (35'). Le misure si sono estese in un ampio range spettrale (20-200 GHz) consentendo un importante raffronto con i dati teorici previsti dal modello di Anderson, Tsao, Curnutte.
Nell' ambito dei suoi interessi nel campo della fisica atomica, ha collaborato, assieme ad altri ricercatori del proprio Dipartimento, con il Prof. S. Santucci del Dipartimento di Fisica dell' Università di Perugia allo studio teorico e sperimentale di fenomeni non lineari in spettroscopia atomica (14).
Nel 1980, sempre nell'ambito di una proficua collaborare con l'Istituto di Fisica Atomica e Molecolare del CNR (dal 2001 ridenominato Istituto per i Processi Chimico Fisici), iniziata nel 1973 e proseguita ininterrottamente fino ad ora, si è inserito in un'attività di ricerca su plasmi prodotti da laser in gas. In quegli esperimenti veniva impiegato un laser a Nd capace di lavorare nei due regimi di 20J in 20 ns, oppure 3J in 3ns. In particolare si è impegnato nello studio delle onde d'urto implosive sferiche, prodotte in gas da impulsi laser, ed in quello dell'evoluzione del breakdown in gas durante l'apporto di energia laser (6, 8). Per un tale studio si è avvalso di un complesso apparato, completamente progettato e realizzato all'interno dell'IFAM, che consente di irradiare il gas con un grande angolo solido (W≈3π) (14', 18'). Questo versatile apparato ha consentito fra l'altro di studiare la collisione fra due onde d'urto prodotte depositando l'energia dell'impulso laser in due centri d’esplosione distanti 1-2 mm l'uno dall'altro (12).
Per quanto riguarda più specificamente l'interazione laser-plasma, è stata osservata nei gas, grazie all'impiego dell'interferometria olografica, un'insolita crescita del plasma prodotto dal laser ed un canale che si mantiene all'interno del plasma anche dopo la fine dell'impulso laser (10). La radiazione laser subisce nella durata dell'impulso (20 ns) una iniziale violenta diffrazione, seguita da una parziale ricollimazione. L'insieme di tutti questi fenomeni può essere spiegato in termini di self-focusing del fascio laser che si propaga nel plasma (11). Lo studio del self-focusing è stato proseguito utilizzando coppie di impulsi dello stesso laser a Nd della durata di 3 ns, separati temporalmente di circa 10 ns. Si è osservato che mentre il primo impulso viene in gran parte diffratto ad angoli maggiori di quello di focalizzazione del fascio laser, il secondo passa sostanzialmente imperturbato all'interno del canale di bassa densità aperto dall'impulso che lo ha preceduto (15, 16, 17).
Nell'ambito dei suoi studi sul self-focusing, si è interessato agli effetti di pura rifrazione su un fascio laser focalizzato in un plasma di bassa densità (19).
Nel giugno del 1984 egli ha usufuito di una borsa di studio dell'Hungarian Academy of Sciences per un periodo di attività presso il gruppo di diagnostiche del plasma diretto dal Prof. Bakos, del Central Research Institute for Physics di Budapest. Egli ha potuto così discutere e confrontare i risultati sperimentali ottenuti dal proprio gruppo sul self-focusing con quelli ottenuti dal gruppo ungherese.
Lo studio dei processi non lineari nell'interazione laser-plasma lo ha portato ad indagare sui meccanismi di produzione della seconda armonica (2w) della radiazione laser incidente. Questi studi sono risultati particolarmente proficui grazie soprattutto alle tecniche di registrazione ultraveloce d'immagine (streak-camera) di cui si è avvalso. Ha potuto così studiare, risolvendoli nel tempo, lo spettro e la distribuzione angolare della radiazione 2w, nonché la distribuzione spaziale delle sue sorgenti (18, 22, 24).
Ha proseguito i medesimi studi su plasmi prodotti irradiando sotto vuoto bersagli solidi: pellicole sottili (0.1-1.5 µm) di materiale plastico (formvar), eventualmente con un deposito metallico; oppure bersagli solidi spessi. Con questo tipo di bersagli è riuscito a studiare, grazie alle più alte densità elettroniche raggiungibili, oltre che l'emissione di seconda armonica, l'emissione X dal plasma e diverse instabilità parametriche eccitate nell'interazione, quali lo scattering Brillouin e Raman stimolati, il decadimento a due plasmoni.
Seconda armonica. L'emissione di seconda armonica è stata rivelata a diversi angoli rispetto alla direzione del fascio laser. Ciò ha consentito lo studio dell'evoluzione dei gradienti di densità durante l'interazione laser-plasma. In particolare l'analisi spettrale risolta nel tempo di tale radiazione, raccolta in direzione ortogonale al fascio laser, ha mostrato come essa fosse originata dalla "somma di frequenze" fra la radiazione laser incidente e radiazione Brillouin riflessa all'indietro. In queste condizioni la rivelazione di seconda armonica può costituire una valida alternativa diagnostica allo stesso Brillouin (utilizzato come è noto per la determinazione della temperatura dei plasmi fusionistici) (25).
Brillouin. Si è interesato all'analisi di alcuni spettri di radiazione Brillouin emessa all'indietro, dall'anomalo andamento temporale, mostrando come essi possano essere interpretati sulla base dell'automodulazione di fase (self-phase modulation) del fascio laser, che attraversa regioni di plasma di densità (e quindi indice di rifrazione) rapidamente variabile nel tempo (27, 33). Questa instabilità è stata successivamente studiata in un esperimento su plasmi preformati e notevolmente caratterizzati (41). Lo spettro Brillouin ha mostrato un'insolita evoluzione temporale, consistente con un rapido movimento della regione attiva attraverso il plasma in espansione, dovuto al self-focusing dinamico del fascio laser (58).
Raman. Anche nel Raman all'indietro sono state osservate (in presenza di filamentazione del fascio laser) alcune peculiarità spettrali, costituite da insolite componenti a frequenza costante, che egli ha interpretato come dovute all'interazione fra la radiazione laser incidente ed onde di Langmuir di grande ampiezza dal carattere solitonico (27).
Onde di Langmuir. Queste onde elettroniche di plasma sono state studiate attraverso lo spettro dell'armonica 3/2 w0 (emessa durante l'interazione laser-plasma). Tale armonica si produce dall' interazione di radiazione laser ( pulsazione w0 ) con le onde di Langmuir (pulsazione w0/2) generate nel così detto "decadimento a due plasmoni". Dall'analisi dettagliata dello spettro della 3/2 w0 egli ha mostrato come le onde di plasma debbano essersi propagate dal luogo di loro generazione a quello in cui si accoppiano per produrre una tale armonica semi-intera (26,31).
Elettroni sopratermici. La presenza di una coda di X duri nello spettro di Bremsstrahlung emesso dal plasma è stata attribuita alla generazione di una componente di elettroni sopratermici, prodotti dall'intrappolamento di elettroni nelle onde di Langmuir provenienti dal decadimento a due plasmoni (32). La presenza di una tale componente sovratermica nella popolazione elettronica è stata messa in evidenza anche in altri regimi d’interazione laser-materia (45, 49).
Sorgenti X. I plasmi prodotti da laser sono delle interessanti sorgenti di raggi X, competitive anche rispetto alle più intense sorgenti di tipo convenzionale. Sono state studiate le caratteristiche dell'emissione X da plasmi prodotti focalizzando un laser a Nd su pellicole sottili ( films di ≈1µm di formvar ) e bersagli spessi ( Fe e Cu ), valutando in particolare l'efficienza della conversione (Energia X)/(Energia laser) in funzione della durata dell'impulso laser (3-20ns) (32, 35, 42, 45, 49, 50, 57, 60, 69, 76).
Fra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 l'attività scientifica svolta nell'ambito degli studi sull'interazione laser-materia si intensifica significativamente. Essa si sviluppa principalmente all'interno dell'IFAM (ora IPCF), dove risiedono le principali risorse strumentali per tale attività, avvalendosi del contributo di un continuo flusso di studenti, provenienti dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, dove Danilo Giulietti è impegnato anche sul piano didattico nel campo della Fisica della Materia ed in particolare dell'Ottica Quantistica e la Fisica dei Plasmi. Numerosi sono gli studenti che in quegli anni concludono il loro corso di laurea con tesi incentrate sulla fisica dei plasmi prodotti da laser e che proseguono sulle stesse tematiche gli studi per il conseguimento del Dottorato di ricerca. Si attivano nuove collaborazioni con gruppi di ricerca italiani (Pavia, Milano, Frascati, Napoli, Catania, L'Aquila,…), ma al tempo stesso i risultati sperimentali pubblicati su riviste internazionali e comunicati in numerosi Congressi Internazionali attraggono ricercatori di altri paesi (Cina, India, Algeria, Francia, Germania, Australia, Ungheria, …), che si aggregano all'attività del gruppo sostenendone la crescita.
È in questo periodo che si comincia ad estendere l'attività sperimentale all'interno di più vasti centri di ricerca europei, dove gli studi iniziati all'IFAM (ora IPCF) possono essere sviluppati avvalendosi di strumentazione non disponibile nel nostro paese. Ciò è stato realizzato grazie a finanziamenti europei destinati alla mobilità dei ricercatori ed al pieno utilizzo delle potenzialità umane e strumentali nelle così dette European Large Facilities.
Sulla base di interessi comuni nell'ambito dell'interazione laser-plasma, Danilo Giulietti è stato invitato (a partire dal 1989) dal Prof. E. Fabre, Direttore del Laboratoire pour l'Utilisation des Lasers Intenses presso l'Ecole Polytechnique (FR), a partecipare ad una ricerca inserita nel programma francese per la fusione termonucleare a confinamento inerziale. In particolare egli è stato il responsabile di una linea di ricerca sperimentale sullo studio dell'instabilità di filamentazione in plasmi fortemente omogenei (40).
Dal 1988 partecipa ad un programma sperimentale che si svolge presso il Rutherford Appleton Laboratory (U.K.) in collaborazione con il Prof. O. Willi dell' Imperial College di Londra. Il programma verte sull' attivazione ed il controllo delle diverse instabilità parametriche che si possono sviluppare in plasmi di interesse fusionistico (confinamento inerziale) (31, 33, 37, 41, 46, 58, 66, 70). Una parte rilevante di questo programma concerne lo sviluppo e l'applicazione di nuove tecniche di beam-smoothing (41, 46). Queste tecniche, attraverso la rottura della coerenza all'interno del fascio laser, consentono di ridurre considerevolmente le disomogeneità spaziali nella regione focale in cui si raggiungono le intensità richieste per il processo di fusione termonucleare.
Nel 1994 egli ha intrapreso una nuova attività di ricerca, proseguendo gli studi sull'interazione laser-plasma in un regime di intensità molto elevate ( I > 1017W/cm2) e durata d'impulso ultrabreve ( t < 150fs ). Questa attività è stata svolta sperimentalmente presso il Laboratoire d'Optique Appliquée ( Ecole Polytechnique ), che rappresenta uno dei centri d'eccellenza per quello che concerne lo sviluppo di sistemi laser con impulsi ai femtosecondi. Il notevole successo scientifico del primo esperimento (47, 49) ha subito potenziato la collaborazione con quel laboratorio ed in particolare con il Prof. André Mysyrowicz. Il nostro gruppo di Fisica dei Plasmi è entrato così a far parte di un network (Generation and Application of Ultra-Short, Laser-Produced X-Ray Pulses ) costituito da dieci laboratori europei, che è stato una prima volta finanziato dalla Comunità Europea nel biennio 1994-95. Grazie al raggiungimento degli obbiettivi scientifici programmati, il finanziamento del network è stato rinnovato per gli anni 1996-2000 e sensibilmente incrementato. Danilo Giulietti è stato il responsabile dell'attività del gruppo italiano, per questo network. Egli è stato anche responsabile, assieme al Prof. Fulvio Cornolti, del nodo italiano di un secondo network europeo ( Superintense Laser Pulse-Solid Interaction ), in cui, fra gli otto gruppi partecipanti, il suo rappresenta uno dei due che può vantare un'attività sperimentale nel settore. Il suo gruppo si è inserito in un nuovo network “X-ray Probing of the Structural Evolution of Matter” che è stato finanziato per un triennio a partire dal giugno 2000. Il finanziamento nell'ambito dei networks sopra menzionati attesta l'interesse della Comunità Europea verso l'attività di ricerca svolta da Danilo Giulietti nei campi più avanzati dell'interazione laser-materia.
Nel settembre 1995 ha organizzato a Pisa assieme al Prof. André Mysyrowicz, una EUROCONFERENCE sul tema "Generation and Application of Ultrashort X-Ray Pulses". La Conferenza era dedicata alla crescente attività sulla generazione ed applicazione di impulsi di raggi X, prodotti con laser di potenza. Il principale interesse in queste sorgenti di raggi X consiste nella loro elevatissima brillanza e breve durata d’emissione. Queste sorgenti consentono una varietà d’applicazioni, rilevanti per lo sviluppo tecnologico di settori strategici quali la mico-litografia, la micro-radiologia e la radiografia dei materiali. D'altra parte l'attività sperimentale sviluppata alla fine degli anni '90 con i laser ai femtosecondi ha aperto prospettive senza precedenti in molti campi di ricerca, quali la generazione di radiazione coerente nella regione spettrale X-UV, la fusione termonucleare controllata, l'interazione di radiazione X di alta intensità con la materia, l'accelerazione di particelle, la femto-chimica. Grazie alla rilevanza dei temi toccati, la Conferenza è stata seguita da un numero di ricercatori molto più elevato di quanto previsto. Questa partecipazione costituisce una sicura indicazione del livello scientifico dei contributi dei partecipanti ed in particolare di quelli su invito.
Una delle ricadute positive dell'Euroconference di Pisa è stata l'intensificazione delle collaborazioni con alcuni gruppi italiani interessati allo sviluppo ed applicazione di laser ad impulsi ultra-corti. Il "Progetto Congiunto Interazione Radiazione-Materia ad Alta Intensità con Laser Table-Top-Terawatt", che l'Istituto di Fisica Atomica e Molecolare (IFAM) di Pisa ed il Centro di Elettronica Quantistica e Strumentazione Elettronica (CESQSE) di Milano hanno presentato al Comitato Nazionale per le Scienze Fisiche, rappresenta la prima iniziativa scientifica che si pone come obbiettivo quello di fornire il nostro paese di una facility laser di avanguardia, che metta a disposizione dei ricercatori italiani ed europei sorgenti laser ad impulsi ultra-corti (femtosecondi) di elevata potenza ( Terawatt), per lo studio di nuovi fenomeni fisici.
A seguito dell'intensa attività svolta nel campo dell'emissione X da plasmi prodotti da laser è stato invitato negli ultimi anni a tenere numerose relazioni sul tema. Inoltre egli ha ricevuto da parte del Presidente della Società Italiana di Fisica, Prof. R.A. Ricci, un invito a scrivere un articolo di rassegna per La Rivista del Nuovo Cimento sul tema "X-ray emission from laser produced plasmas" (57).
Una testimonianza delle prospettive che la sopra indicata attività può aprire anche nel mondo produttivo è costituita dal fatto che la ricerca sulle "Sorgenti X-UV prodotte da laser per microdosimetria e microlitografia", responsabili Antonio Giulietti e Danilo Giulietti, figura fra le "Proposte del polo pisano" come progetto No 2, nella sezione "Strumentazione, Materiali e Processi Avanzati del Progetto di rete regionale dell'alta tecnologia". Più recentemente, nel Marzo del 2002, il MIUR, nell’ambito del Progetto : “Impianti innovativi multiscopo per la produzione di radiazione X e ultravioletta, coerente e incoerente ad alta intensità per applicazioni avanzate nel campo delle strutture biologiche e molecolari e dei materiali”, ha finanziato la linea di ricerca :”Compact, short and ultra-short X-ray sources for cross and multi-disciplinar applications” che vede impegnati tre gruppi nazionali coordinati dal gruppo in cui opera Danilo Giulietti.
Nell'ambito dell'attività sperimentale sui raggi X da plasmi-laser egli ha messo a punto presso l'Istituto di Fisica Atomica e Molecolare (ora IPCF) una sorgente di radiazione X concepita per applicazioni di carattere medico-biologico (60). I campioni possono infatti essere irradiati in aria pur mantenuti a pochi millimetri dalla sorgente X che rimane sotto vuoto. La dose della radiazione che è assorbita dal campione, così come il suo spettro, vengono accuratamente controllati mediante opportuni sistemi diagnostici. La sorgente è messa a disposizione dei gruppi italiani ed esteri interessati a collaborare su ricerche applicative nel settore. Fra le prime collaborazioni vanno menzionate quelle con il Prof. R. Barale (Dip. Genetica, Univ. Pisa), il Dr. M. Lazzeri ( Servizio di Fisica Sanitaria, Spedali Riuniti di S. Chiara, Pisa), il Prof. S. Svanberg (Lund Institute of Technology, Svezia).
Come si può vedere l'attività sperimentale di Danilo Giulietti si sviluppa ormai da anni su scala europea; da un lato nel laboratorio del proprio gruppo presso l'Istituto per i Processi Chimico Fisici (IPCF) del CNR e dall'altro nelle Large Facilities europee. Egli si è avvalso della collaborazione di giovani ricercatori europei che usufruiscono dei finanziamenti della Comunità Europea appositamente destinati alla loro formazione e mobilità. Al tempo stesso diversi studenti che hanno svolto sotto la sua guida il lavoro per la Tesi di Laurea hanno poi conseguito il Dottorato lavorando presso le Large Facilities sopra menzionate. Per questo motivo è stato chiamato più volte a far parte di Commissioni per l'assegnazione del Dottorato, presso istituzioni universitarie europee.
Grazie alle sue competenze nel campo dei laser ai femtosecondi e delle sorgenti X da plasmi prodotti da laser è stato inserito nel "program committee" di alcune recenti conferenze internazionali organizzate su questi temi. Per lo stesso motivo è stato chiamato come docente in alcune scuole nazionali ed internazionali centrate sui medesimi argomenti.
A partire dall’Ottobre 1996 egli ha organizzato una serie di esperimenti presso il Laboratoire d’Optique Appliquée (54, 55, 71, 74, 75) utilizzando un laser Ti:Sapphire di elevatissima potenza (1Joule in 30fs) che, focalizzato sul bersaglio, consente irraggiamenti fino a 1020W/cm2. A queste intensità, prima di allora mai raggiunte nell’interazione laser-materia, sono stati osservati nuovi fenomeni fisici fra i quali il self-focusing relativistico del fascio di radiazione laser, la sua propagazione in plasmi di densità molto superiore a quella critica, la produzione di fasci fortemente collimati di elettroni di decine di MeV.
Questi risultati, pubblicati su riviste internazionali e presentati in numerosi congressi e seminari, hanno destato interesse nell’ambito della fisica nucleare e delle particelle elementari. Su questi temi, ed in particolare sulla possibilità di accelerare particelle cariche nei plasmi, è nata una collaborazione scientifica con il Prof. Vincenzo Flaminio ed il Prof. Vincenzo Cavasinni, del Dip. Fisica dell’Univ. di Pisa.
Per lo stesso motivo Danilo Giulietti è stato associato, a partire dal 1999, alla Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Su questo tema Danilo Giulietti è stato incaricato dall’International Committee for Future Accelerators di organizzare, in qualità di Chairman, dal 29 Settembre al 3 Ottobre 2003, a Portovenere, un Workshop on Laser and Plasma Accelerators.
Dal 10/12/1981 al 17/09/2001 Danilo Giulietti ha rivestito il ruolo di Ricercatore Universitario Confermato presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa.
Nel Luglio 2000 Danilo Giulietti è risultato incluso nella terna degli idonei relativa alla Valutazione comparativa per il reclutamento di n.1 posto di Professore Associato; Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Pisa, ssd B01B (Fisica) - bando su G.U. n.68, 27/08/1999. Il 18 Settembre 2001 è stato chiamato come Professore Associato presso la Facoltà di Scienze M.F.N. dell’Università di Pisa per il ssd FIS/01, Fisica Sperimentale.
Danilo Giulietti è associato all’ Unità di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia, fin dalla data della sua costituzione.
Dal Settembre 2001 è membro del Consiglio di Dottorato in Fisica.
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ATTIVITA’ DIDATTICA SVOLTA DA DANILO GIULIETTI
Accanto all'attività didattica svolta presso la Facoltà di Scienze M.F.N. dell'Università di Pisa, documentata più avanti, Danilo Giulietti ha anche curato la sua formazione come docente di materie scientifiche nelle scuole superiori. Nel marzo del 1976 ha conseguito l'abilitazione per l'insegnamento di Scienze Matematiche e di Fisica negli Istituti d’istruzione secondaria superiore, col rispettivo punteggio di 98/100 e 100/100.
Nel giugno del 1978 è risultato vincitore di un concorso nazionale a cattedre per l'insegnamento di Fisica negli Istituti d’istruzione secondaria superiore, collocandosi al 40° posto nella graduatoria di merito.
Questo interesse per la funzione didattica ed il convincimento del ruolo positivo di una corretta divulgazione scientifica lo ha portato spesso ad aderire ad iniziative rivolte al mondo della Scuola.
Nel Novembre 1995 Danilo Giulietti è stato chiamato, come docente per la Fisica, al Corso di riconversione professionale, ex D.M. 27/5/95, che si è svolto presso il Liceo Classico, G. Galilei, di Pisa.
Sempre in quel Liceo, è stato invitato, nel Marzo del 1996, a tenere una serie di seminari sui temi di ricerca in cui egli è impegnato, allo scopo di aiutare gli studenti, che stanno per affrontare l'esame di maturità, nella scelta dell'indirizzo degli studi universitari.
Nell’Ottobre 2003, gli è stato assegnato, nell’ambito della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario (SSIS) il corso di Fisica III, nel quale ha tenuto una serie di lezioni ed organizzato sessioni di laboratorio finalizzate alla realizzazione di semplici esperienze di ottica fisica e spettroscopia atomica. L’obbiettivo è stato quello di mostrare come, pur limitandosi ad utilizzare materiale dal costo estremamente contenuto (poche decine di Euro), sia possibile realizzare esperimenti nei quali gli studenti delle Scuole Superiori possano studiare fenomeni ondulatori e quantistici, effettuando delle misure quantitative.
Nell'a.a. 1973-74 ha iniziato la sua attività didattica con le esercitazioni agli studenti del corso di Spettroscopia a Radiofrequenza, tenuto dal Prof. A. Gozzini, e la partecipazione agli esami di Struttura della Materia, corso anch'esso tenuto dal Prof. A.Gozzini.
Nei successivi a.a. dal 1974-75 al 1980-81 ha continuato a partecipare agli esami di Struttura della Materia, seguendone gli studenti in esercitazioni pratiche di laboratorio e svolgendo seminari sull'attività scientifica svolta presso l'Istituto di Fisica Atomica e Molecolare del CNR.
Oltre a ciò negli a.a. 1975-76 e 1977-78 ha seguito rispettivamente gli studenti dei corsi di Fisica I (Prof. N.B. Cacciapuoti) e di Complementi di Fisica IV (Prof. A. Battaglia).
Dal 1985 al 1989 è stato membro della commissione d’esame del corso di Fisica per Farmacia (Prof. U. Barcaro).
Dall'a.a. 1979-80 al 1989-90 ha svolto le esercitazioni e gli esami per i corsi di Esperimentazioni di Fisica I e II, tenuti rispettivamente dal Prof.L.Martinelli e Prof. A. Bigi.
Dal 1989 al 1998 ha svolto le esercitazioni e gli esami per il corso di Laboratorio di Fisica per Scienze Biologiche (Prof. A. Bigi).
Negli a.a. 84/85, 85/86 e 86/87 ha svolto per il corso di Struttura della Materia (Prof. E. Arimondo) una serie di lezioni concernenti le problematiche relative alla teoria del corpo nero, anche alla luce delle sue più recenti applicazioni nel campo della fusione termonucleare controllata e della generazione di raggi X da plasmi prodotti da radiazione laser.
Nell' a.a. 1990/91 ha svolto un ciclo di lezioni, nell'ambito del corso di Fisica dei Plasmi ( Prof. F. Cornolti ), sui meccanismi di produzione di elettroni sopratermici nell'interazione radiazione laser-plasma. Ha inoltre collaborato col Prof. V. Flaminio allo svolgimento dell'attività didattica e degli esami per il corso di Fisica per Informatica.
Negli a.a. 1991/92, 1992/93, 1993/94, 1994/95, 1995/96, 1998/99 ha tenuto il CORSO di "Esercitazioni di Fisica Sperimentale" per il CdL in Chimica.
Nell' a.a. 1996/97 e 97/98 ha tenuto il CORSO di Fisica Generale II, per il CdL in Chimica.
Nell' a.a. 1998/99 ha tenuto il CORSO di Struttura della Materia, per il Diploma Universitario in Metodologie Fisiche.
Nell' a.a. 1999-2000 e 2000-01 ha tenuto i CORSI di Struttura della Materia, per il Diploma Universitario in Metodologie Fisiche e Ottica Quantistica per il Corso di Laurea in Fisica. Nell’Aprile del 2001 e del 2003 ha tenuto un ciclo di lezioni sulla generazione ed applicazione dei raggi X, nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Radiologia (Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa).
Dall’ a.a. 2001-02 tiene i CORSI di Fisica Generale II, per il Corso di Laurea in Chimica e Ottica Quantistica per il Corso di Laurea in Fisica.
Nell’a.a. 2001-02 e 2002-03, oltre ai due Corsi sopra menzionati, ha organizzato, nell’ambito del Corso di Laboratorio III tenuto dal Prof. Vincenzo Flaminio, un Tirocinio per una decina di studenti presso l’Istituto per i Processi Chimico Fisici (C.N.R.). L’obbiettivo è stato quello di mettere gli studenti a contatto con una realtà di ricerca sperimentale, per dare maggiore concretezza ai loro studi teorici e consentire una più facile scelta dell’argomento della loro imminente attività di Tesi.
Nell’a.a. 2003-04, oltre ai corsi di Fisica Generale II e Ottica quantistica, gli è stato dato l’incarico di organizzare un nuovo Corso di Laboratorio di Ottica.
Dal 1999 fa parte della Commissione di esame del corso di Struttura della Materia (Prof. S. Carusotto) del Corso di Laurea in Fisica.
Dal Settembre 2001 fa parte del Consiglio di Dottorato di Fisica.
Per l’a.a. 2000-01 e 2001-02 è stato nominato membro fisso della Commissione di Laurea in Fisica.
Nell’a.a. 2003-04 è stato nominato membro della Commissione per l’ammissione al Dottorato in Fisica.
Fin dagli inizi del suo impegno scientifico egli ha seguito numerosi studenti (qui sotto elencati) nello svolgimento della TESI DI LAUREA, inserendoli nella propria attività di ricerca.
1975 Bruno Zambon , "Rivelazione meccanica della dispersione paramagnetica" (Relatore A. Gozzini)
1976 Franco Macchini ,."Esperienze di rivelazione meccanica di risonanze magnetiche su campioni liquidi" (Relatore A. Gozzini)
1976 Renata Stampacchia , "Misura del potere emissivo dei metalli con un metodo a microonde" (Relatore A. Gozzini)
1980 Antonio Pacenti , "Verifica sperimentale della teoria e.m. classica per l'emissività dei metalli a medie e basse temperature" (Relatore D.Giulietti)
1981 Riccardo Del Frate , "L'andamento dell'emissività integrale e dell'assorbitività spettrale del Gadolinio nell'intorno della temperatura di Curie" (Relatore D. Giulietti)
1991 Piero Chessa , "Interazione laser-plasma:emissione di seconda armonica in
avanti" (Relatore D.Giulietti)
1992 Marco Borghesi , "Evidenza di automodulazione di fase temporale e spaziale nella seconda armonica generata da interazione laser-plasma" (Relatore D. Giulietti).
1994 Serena Bastiani , "Studio dello spettro e dell'evoluzione temporale dell'emissione X di plasmi prodotti da laser, (Relatore, D. Giulietti).
1995 Luca Ferrario , "Idrodinamica di plasmi prodotti da laser focalizzati su film sottili", (Relatore, D. Giulietti).
1995 Andrea Macchi , "Spettroscopia di riga dell'emissione X dei plasmi prodotti da laser", (Relatore D. Giulietti)
1998 Simona Marzi , "Caratterizzazione ed applicazione di una sorgente di radiazione X da plasma prodotto con laser", (Relatore D. Giulietti).
2000 Luca Labate, “Spettroscopia X di plasmi-laser con risoluzione spaziale”,(Relatore D. Giulietti).
2001 Matteo Pisano, “Studio dell’emissione di una lampada a vapori atomici eccitata mediante impulsi di microonde”, (Relatore D. Giulietti).
2002 Zamponi Flavio, Interferometria Nomarsky di plasmi prodotti da impulsi laser ai picosecondi, (Relatore A. Giulietti, Relatore Interno D. Giulietti)
2002 Misuri Alessio, Diagnostics for advanced laser acceleration experiments, ( Relatori A. Giulietti, W. Leemans, Relatore Interno D. Giulietti)
2002 Stefano Legnaioli, “Sviluppo di tecniche spettrocopiche per l’analisi dei Beni Culturali”, (Relatore V. Palleschi; Relatore Interno D. Giulietti)
2002 Evelina Breschi, Analisi dello spettro energetico di protoni generati da interazione ultr-intensa laser-materia, (Relatorei D. Giulietti e M. Borghesi)
2002 Monica Sanna, Impiego di una CCD Raffreddata per la Caratterizzazione dello Spettro di Sorgenti di Raggi X nel Campo della Diagnostica Medica, (Relatore D. Giulietti)
2002 Carlo Alberto Cecchetti, Spettroscopia X risolta nel tempo di plasmi prodotti da laser, Laurea Specialistica, (Relatore L.A. Gizzi; Relatore Interno D. Giulietti)
2003 Ciro D’Amico, Filamentazione di impulsi laser ai femtosecondi nel Silicio, Laurea Primo Livello, (Relatore D. Giulietti)
2003 Tadzio Levato, Studio di ottimizzazione di filtri per radiazione X nel range spettrale 10-25KeV. Laurea Primo Livello, (Relatore D. Giulietti).
2003 Petra Maria Koster, Imaging monocromatico con sorgenti X da plasmi-laser, Laurea Specialistica, (Relatore L.A. Gizzi; Relatore Interno D. Giulietti)
2003 Gabriele Palladino, Realizzazione di un prototipo di sensore stellare per esperimenti di astronomia X/g su piattaforme galleggianti a quota stratosferica, Laurea Specialistica, (Relatore L.A. Gizzi; Relatore Interno D. Giulietti).
2003 Riccardo Gottardi, Le microscopie a scansione di sonda come strumento per investigare le proprietà della materia biologica, Laurea Specialistica, (Relatore Cesare Ascoli; Relatore Interno D. Giulietti)
2003 Lorenzo Pardini, Rilassamento di entalpia e capacità termica complessa di un polimero allo stato vetroso studiati con calorimetria a scansione e a modulazione di temperatura, Laurea Primo Livello, (Relatore Elpidio Tombari; Relatore Interno D. Giulietti)
Ha anche assegnato negli anni diverse "TESINE" agli studenti che discutono la tesi di laurea. Alcune di queste sono qui sotto elencare.
1990 Celandroni Tommaso, "Accelerazione di elettroni nei plasmi"
1991 Degl'Innocenti Scilla, "Effetti di self phase modulation nello scattering Brillouin stimolato"
1991 Cassisi Santi, "Fusione termonucleare controllata nello schema di cofinamento inerziale"
1991 Marcozzi Gabriella, "Meccanismi di assorbimento della radiazione elettromagnetica nei plasmi"
1992 Luridiana Valentina, "Onde elettroniche ed onde ioniche nei plasmi"
1992 Biancani Nedo, "Uno spettrometro interferometrico per lo studio di plasmi di bassa densita"
1992 Rossi Elena, "Il potenziale elettrostatico nei plasmi : lo schermo di Debye"
1992 Ripepi Vincenzo, "Oscillazioni di densità di carica elettronica nei plasmi"
1992 Villani Daniela, "Utilizzazione delle lamine a fase random in esperimenti sulla fusione a confinamento inerziale"
1993 Sandrelli Stefano, "Emissione di armoniche semintere nell' interazione laser-plasma"
1993 Costanza Cervetto, "L'inversione di Abel per la determinazione della densità elettronica di un plasma"
1993 Ferrari Carlo, "Emissione di seconda armonica modulata in frequenza emesa da filamenti in un plasma"
1993 Raggi Ilaria, "Transizione ad un regime di filamentazione, in un esperimento di interazione laser-plasma, messa in evidenza dall'emissione di seconda armonica"
1994 Raffo Renzo, "Non maxwellianità dei plasmi prodotti da laser"
1994 Staiano Lucio, "Caratterizzazione di un plasma per studi sull'interazione con fasci laser di alta intensità"
1994 Ciacio Francesco,"Plasmi prodotti da laser di interesse astrofisico"
1996 Carlo Palmisano, "Acceleratori a plasma"
E' stato CORRELATORE di diverse TESI DI LAUREA. Fra le più recenti:
1989 Maresi Luca, " Sulla situazione sperimentale nel problema della radiazione termica", Relatore: L. Galgani, (Univ. Milano)
1991 De Rosa Maurizio, "Studio sperimentale e numerico del processo di interazione di onde d'urto: la riflessione di Mach", Relatore: N. Beverini
1991 Martelli Roberto, "Studio delle transizioni stark-iperfini e misura dei parametri molecolari nel CH3 Br", Relatore: A. Di Lieto
1992 Santucci Sonia, "Sull'additivita' degli shift e delle larghezze nelle righe spettrali dei gas", Relatore : O. Tarrini
1992 Marsili Paolo, "Eccitazione di Ar(3) in in scariche da laser in presenza di campo magnetico', Relatore, F. Strumia
1992 Michela, "Sorgenti laser XUV", Relatore : F. Strumia
1993 Spinelli Yuri, "Confronto fra un radar Doppler FM-cw e un radar Doppler impulsato in misure pluviometriche", Relatore,F. Cornolti
1994 Bindi Raffaello, Diffusione termica in un mezzo non-lineare", Relatore L. Fronzoni
1994 Ceccotti Tiberio, "Studio delle proprietà di un fascio laser trattato con
lamine a fase casuale", Relatore A. Giulietti
1995 Giorgini Andrea, "Esperimenti su fasci atomici di magnesio e calcio attraverso laser a diodo duplicati in frequenza", Relatore,F. Strumia
1995 Terreni Bruno, "Misure dielettriche in materiali liquido-cristallini", Relatore, S. Faetti
1995 Alzetta Elena, "Sintonizzazione di un laser Co:MgF2 continuo e applicazione alla spettroscopia di un cristallo Tm,Ho:YLF", Relatore, A. Di Lieto.
1995 Licchelli Marco, "Analisi di scariche ad argon con laser a diodo", Relatore : F.Strumia
1996 Sergi Leopoldo, "Diffusione termica locale in cristalli liquidi", Relatore: L. Fronzoni.
1996 Ciciulla Claudio, "Studio teorico di proprietà ottiche di piccole particelle metalliche", Relatore : C. Guidotti.
1996 Tagliavini Cristina, "Influenza del fattore di fase nella generazione di armoniche a due colori in gas", Relatore : F. Giammanco
1996 Ceccherini Paolo, "Generazione a due colori di armoniche in gas", Relatore : F. Giammanco
1996 Toffi Cristina, "Processi reattivi collisionali nella fotoablazione di bersagli di grafite", Relatore : E. Arimondo
1997 Langiu Giovanni Maria, "Studio sperimentale della generazione di seconda armonica da film sottili di materiali polimerici contenenti azotoderivati", Relatore : E. Campani
1997 Volpe Francesco, "Scattering collettivo di onde millimetriche per la misura della temperatura ionica sul Tokamak FTU", Relatore F. Pegoraro
1998 Gianluca, "Raffreddamento laser e trappola TOP verso la BEC del Cesio", Relatore : E. Arimondo
1999 Marchi Gabriele, "Instabilità di plasmi carichi in approssimazione fluida", Relatore : F. Pegoraro
1999 Faralli Stefano, “Misure di mobilità Hall di semiconduttori a frequenza di microonde”, Relatore: M. Martinelli
2000 Antognetti Andrea, “Dinamica non-lineare di moti magneto-idrodinamici non omogenei”, Relatore: Giorgio Einaudi
2001 Brunetti Enrico, “Generazione di armoniche in fibra cava a due colori. Problema del phase matching”, Relatore F. Giammanco
2001 Romagnani Lorenzo, “Generazione di armoniche in fibra cava”, Relatore F. Giammanco
2001 Capolupo Chiara, “Laser a quantum dots”, Relatore R. Cingolani
2001 Bagnato Valentina, “Sviluppo di un laser a Titanio-Zaffiro singolo modo a 915nm”, Relatore N. Beverini
2001 De Michele Andrea, “Preparazione e sperimentazione di sistemi laser a banda stretta”, Relatore N. Beverini
2001 Pepe Daniele,"Un metodo per il calcolo della dose efficace al paziente nella radiologia tradizionale", Relatore A. Stefanini
2002 Finotti Melissa, Costruzione di una catena di sintesi di frequenza nel lontano infrarosso”, Relatore N. Beverini
2002 Ricci Irene, Studio dei materiali magnetici: contributi dalla spettroscopia EPR ad alto campo, Relatore M. Martinelli
2002 Del Sarto Daniele, Dinamica non lineare degli elettroni nella riconnessione magnetica di un plasma, Relatore F. Pegoraro
2002 Stellacci Rosalia, Laurea in Fisica (triennale), Relatore F. Fidecaro
2002 Vincenzo Giannini, Diffusione di onde elettromagnetiche da superfici aleatorie, Relatore F. Fuso
2003 Nicola Davini,
Generazione di armoniche da un sistema atomico in un campo laser a due colori,
(Relatore F. Cornolti)
E' stato RELATORE o CORRELATORE di alcune TESI DI DOTTORATO :
1996 Piero Chessa, " Interaction d'une impulsion laser ultra-bève et
ultra-intense avec un plasma sous-dense ou avec un gas", Université
Pierre e Marie Curie, Paris, (FR)
1998 Serena Bastiani, "Etude et optimisation de l'emission X d'un plasma creé
par une impulsion laser ultra-courte", Ecole Polytechnique, Palaiseau,
(FR)
1998 Hans Rüdiger Lange, "Autoguidage dans l'air d'impulsions ultra-courtes", Ecole Polytechnique, Palaiseau, (FR)
2003 Marco Galimberti, Electron trapping and acceleration by relativistic laser interactions
with underdense plasmas, Dipartimento di Fisica “E. Fermi”,
Università di Pisa.
A partire dall’a.a. 2001-02 gli è stato richiesto di seguire alcuni studenti in attività di tirocinio, preso il Dipartimento di Fisica o l’Istituto per I Processi Chimico Fisici del CNR.
Nel 2003 ha inoltre seguito uno studente, Thomas Dooner, venuto con borsa Erasmus dalla Queen’s University of Belfast, con un docente della quale Università Danilo Giulietti ha una decennale collaborazione scientifica.
Analogo scambio didattico-scientifico si sta istaurando con l’Ecole Polytechnique.
***
da
DANILO GIULIETTI
* Un nuovo metodo sperimentale per la determinazione della costante di Stefan. Presso : Dipartinento di Fisica dell'Università di Milano, 3/12/1981.
* Parametri termoottici e tempi di rilassamento nell'intorno di una transizione di fase. Presso: Istituto Nazionale di Ottica, Firenze, 1982.
* Anomalia dell'emissività e
dell'assorbimento di alcune terre rare nell'intorno della temperatura di
Curie. Presso: Università di Pavia, 1983.
* Self-focusing in plasmi. Presso : Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, 20/11/1984.
* Non-linear processes in laser-plasma interaction Presso : Central Research Institute for Physics, Budapest, giugno1984
* Second harmonic emission in laser-plasma interaction. Presso : Ecole Polytechnique, Palaiseau, Parigi, settembre 1988.
* Three half harmonic and second harmonic emission from undercritical plasmas produced in thin foils experiment at the istituto di Fisica Atomica e Molecolare di Pisa. Presso : Ecole Polytechnique, Palaiseau, Parigi, maggio 1990.
* Produzione di elettroni sopratermici nell'interazione radiazione laser-plasma. Presso : Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, ottobre 1990.
* Interazione radiazione laser-plasma. Presso : Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, aprile 1991.
* Il problema delle fonti energetiche : prospettive aperte dalla fusione termonucleare controllata. Presso : Comune di Monsummano Terme, 1992.
* Quale energia per gli anni 2000 ? Presso : Università degli anziani, Orvieto, 1993
* Emissione di radiazione X da plasmi prodotti da laser, Corso di Perfezionamento in Fisica, Dip. Fisica, Univ. Pisa, 1994.
* High intensity femtosecond laser interaction with
very thin plastic foils, Presso : Istituto di fisica
del plasma, CNR, Milano, 1995.
* X-ray and optical spectroscopy in plasmas generated by high-intensity femtosecond laser pulses, Presso : FOM-Institute for atomic and molecular physics, Amsterdam, 1995.
* Interaction d'impulsions femtosecondes avec des cibles très minces, Presso : Laboratoire d'Optique Appliquée, Ecole Polytechnique, Palaiseau, (FR), 1995.
* Produzione ed applicazione di radiazione X da plasmi-laser, RELAZIONE SU INVITO al Corso di aggiornamento per i servizi di fisica sanitaria, Centro studi "I Cappuccini", S. Miniato, 1995.
* Interazione radiazione-materia con impulsi laser nel range dei femtosecondi, Presso: Dipartimento di Chimica, Università di Pisa, 1996.
* Fisica dei plasmi, Presso: Liceo Classico "G. Galilei", Pisa, 1996.
* Interazione laser-materia con impulsi ultra-intensi ai fs ed accelerazione di particelle, Presso : INFN, S.Piero a Grado (Pi), 1998
* Osservazione della trasparenza di un plasma laminare alla densità del solido per intensi impulsi laser della durata di 30fs, Presso : Facoltà di Ingegneria dell' Università di Pavia, 1998
* La sorgentie di radiazione X da plasmi prodotti da laser operante all'IFAM (CNR), Presso : Dipartimento di Fisica dell'Università dell'Aquila, 1998
* Accelerazione di particelle nei plasmi, Presso : INFN, S.Piero a Grado (Pi), 2000.
* Accelerazione di elettroni nei plasmi, Presso: Dipartimento di Fisica Università di Palermo, 2000.
* The experimental activity of the Pisa group at Laboratoire d'Optique Appliquée, Laboratoire d’Optique Appliquée, Palaiseau, 2001.
· Accelerazione di elettroni nel campo di scia di un impulso laser Dipartimento di Fisica, Università di Pisa, 2001
·
Recenti progressi nell'accelerazione
di elettroni nei plasmi, Istituto di Fisica Atomica e
Molecolare del CNR, Pisa, 2001
· Accelerazione di elettroni nei plasmi, Dipartimento di Fisica Università di Siena, Novembre, 2001
· L’attività del gruppo Intense Laser Irradiation Laboratory nel campo dell’accelerazione di particelle in plasmi prodotti da laser, Istituto per i Processi Chimico Fisici del C.N.R., Pisa, 2002.
· Produzione di elettroni e protoni energetici nell’interazione laser-materia ad alte intensità: possibili applicazioni, Laboratori Nazionali del Sud (INFN), Catania, 9-01-2003
· Accelerazione di particelle cariche nei plasmi pre-formati, Laboratori Nazionali di Frascati (INFN), Frascati, Febbraio 2003.
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Ulteriori informazioni sull’attività scientifica e didattica di Danilo Giulietti possono essere ottenute collegandosi ai siti web qui di seguito riportati:
http://www.df.unipi.it/~giuliett/INFM-web-page.html
http://www.ifam.pi.cnr.it/plasma_accelerators/